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A proposito di progetti offerti in dono alle Pubbliche AmministrazioniCOMUNICATO
Prot. N.
5080/2014
Ai Comuni delle Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini Loro sedi
A proposito di progetti offerti in dono alle Pubbliche Amministrazioni Da qualche tempo si ha notizia da veri organi di stampa, ormai con una certa e preoccupante frequenza, di progetti che vengono donati ad Amministrazioni pubbliche, da parte di associazioni culturali e non, Enti no profit, Fondazioni, professionisti e singoli cittadini che cercano di venire incontro alla cronica carenza di fondi in cui versa il settore pubblico. Al di là del condivisibile senso civico che anima questo tipo di iniziative, tali pratiche entrano in contrasto sia con lo spirito della Direttiva Europea 2004/18/CE, che con una serie di articoli contenuti nell'attuale normativa sui contratti pubblici - Dlgs. 163/2004 e s.m.i. - in quanto sottraggono al mercato, e quindi alla concorrenza, uno specifico servizio che, invece, è previsto debba essere affidato mediante una procedura di evidenza pubblica - artt. 90 e 91 Dlgs. 163/2006. Inoltre viene preclusa all'Amministrazione ricevente ogni possibilità di valutazione in merito al servizio ricevuto, nonchè l'ipotetico formarsi di zone grigie in merito alla trasparenza dei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Ricordiamo che le attività progettuali di coordinamento per la sicurezza, di direzione lavori e di collaudo possono essere svolte unicamente dalle Pubbliche Amministrazioni con proprio personale oppure, in carenza di quest'ultimo, da soggetto scelto con le procedure previste dalla normativa vigente. Proprio l'art. 91 recita che non è possibile l'affidamento di attività di servizi di architettura e di ingegneria con modalità diverse da quelle previste dal Codice dei Contratti Pubblici; ogni altra forma è da considerarsi una elusiva della norma. Tale interpretazione è stata inoltre suffragata da una sentenza del Consiglio di Stato - n. 1008/2008, qui di seguito allegata. E' possibile comunque dare un valido e fattivo aiuto alle PP.AA. (senza infrangere la normativa, e prestare il fianco a più che fondati ricorsi presso gli organi competenti - TAR, CdS, Antitrust), con donazioni in denaro o beni equivalenti. In questo modo si potrà consentire l'avvio delle procedure previste dal Codice dei Contratti Pubblici in materia di affidamento di servizi di architettura e di ingegneria in modo trasparente, nel pieno rispetto dei principi ispiratori della libera concorrenza e dell'apertura del mercato sanciti dalla Direttiva 2004/18/CE.
Il Comitato di Coordinamento della Federazione Ordini Architetti P.P.C. Emilia Romagna
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